Il CARBONARA DAY (6 aprile) celebra uno dei piatti più apprezzati e amati della cucina italiana e coinvolge ogni anno milioni di persone, che si sfidano sui social network a colpi di mestoli e padelle.

La ricetta di questa pasta appartenente alla tradizione romana viene tramandata di generazione in generazione, ma ormai si trovano molteplici varianti originali e alcune volte, diciamolo, anche un po’ azzardate.

I puristi, che seguono alla lettera la ricetta originale, preparano la carbonara utilizzando pochi e semplici ingredienti: tuorli d’uovo, pepe, pasta lunga, guanciale e pecorino romano.

Negli anni, però, sono comparse tra le tante, anche la versione vegetariana, nella quale il guanciale viene sostituito dal seitan o dal tofu o da varie verdure come le zucchine, la zucca, i piselli, le melanzane o gli asparagi. Oppure, molto diffusa è la versione con la pancetta al posto del guanciale o il parmigiano al posto del pecorino, mentre si trova ormai in molti ristoranti anche la variante di mare che prevede l’utilizzo del pesce fresco come ingrediente principale.

In questo contesto si inserisce perfettamente la più leggera e dietetica carbonara di tonno (rigorosamente al naturale), la quale ha il vantaggio di essere composta da ingredienti che tutti abbiamo nella dispensa di casa.

Passando, invece, a delle versioni più audaci è possibile trovare in rete anche la ricetta della carbonara classica con l’aggiunta di speck e porcini oppure della carbonara “kosher”, in cui il guanciale viene sostituito da piccoli cubetti di carne d’oca affumicata, soffritti in poco olio, acqua e vino bianco, senza l’utilizzo del formaggio in quanto, secondo la tradizione kosher, questo ingrediente non può mischiarsi alla carne nello stesso piatto.

Infine, esiste anche una variante più gourmet la quale prevede l’aggiunta del tartufo.

Comunque, a prescindere dalla versione più apprezzata, la carbonara è sicuramente un piatto amato
da tutti, anche dagli sportivi: da Carlo Ancelotti, che quando era al Bayer Monaco spiegava allo chef stellato della squadra come prepararla al meglio, a Daniele De Rossi, Federica Pellegrini, Gigi Buffon e Luis Alberto. Ma anche Ivan Zaytesev, che se la cucina da solo in qualsiasi parte del mondo in cui si trovi, Max Biaggi, Matteo Berrettini, Antonio Cassano, Roger Federer (quando si trova a Roma per gli Internazionali non rinuncia mai a un buon piatto di carbonara servita esclusivamente in padella) e non poteva mancare il “capitano”, Francesco Totti.

Mettendo in correlazione il mondo dello sport con l’ambito nutrizionale, la carbonara può essere considerato un piatto unico ma non completo, per cui deve essere accompagnata ad una porzione di verdura (cotta o cruda).

Attenendoci alla versione tradizionale, sarebbe meglio consumarla dopo una prestazione sportiva per ricaricare le energie spese durante lo sforzo fisico, mentre sarebbe meglio evitarla prima di una gara o di un allenamento per non incorrere in una sgradevole sensazione di pesantezza e per scongiurare un eccessivo innalzamento della glicemia, condizione avversa ad una prestazione fisica ottimale.

Eventualmente, come pasto antecedente allo sforzo fisico (almeno 3 o 4 ore prima), si potrebbe optare per la versione con il tonno al naturale perché più leggera e meno calorica, sempre però con l’accompagnamento di una porzione di verdura.

Buon world carbonara day!

Dott.ssa Letizia Ariu